Beni storici – artistici

Ritratto di Francesco I

A cura di

Federica Fanti

Il ritratto fu dipinto tra il 1638 e il 1639 durante il soggiorno spagnolo di Francesco I: di fatto il Re Filippo IV d’Asburgo, bisognoso di un sostegno contro la Francia, invitò alla sua corte il Duca. Il viaggio, dopo una prima sosta a Barcellona, terminò nel settembre del 1638 a Madrid dove Francesco I fu accolto con grande sfarzo nel Palazzo del Buen Retiro. Ovviamente le grandi onorificenze riservate al Duca sottintendevano ad uno scopo politico, ma le concessioni elargite dal Re furono importanti: fu insignito con il Toson d’Oro e nominato viceré della Catalogna e Generale dei due Oceani, oltre a ricevere cospicue somme di denaro. A questi prestigiosi riconoscimenti va aggiunta l’opera di Velasquez, pittore di corte e già di fama eccelsa. Il ritratto che noi tutti conosciamo per la raffinatezza e l’eleganza, potrebbe però non essere l’opera commissionata dal Duca, ma solamente il modello dipinto dal vivo da Velasquez per elaborare successivamente il ritratto equestre di Francesco I. Questo dipinto di dimensioni assai maggiori di quello presente oggi a Modena non fu mai concluso, probabilmente anche in seguito alle mutate condizioni politiche tra i due Stati che portarono all’abbandono da parte del Ducato Estense dell’alleanza con la Spagna. Recenti indagini sulla tela hanno attestato che questa non è stata successivamente tagliata dimostrando quindi che non può trattarsi della grande tela equestre commissionata e poi adattata a ritratto.

L’immagine di Francesco è caratterizzata dalla rapidità della pennellata e dalla forte valenza psicologica che Velasquez è in grado di trasmettere nei suoi ritratti, entrando in contatto con l’interiorità delle persone da lui dipinte. Benché rappresentato con i simboli del potere, molti critici sottolineano come la figura del Duca mostri una leggera tensione, questo stato d’animo emerge dalla bocca leggermente corrucciata e dallo sguardo diffidente. Francesco è rappresentato nei panni del condottiero vestendo una cupa armatura, rischiarata solo da pochi lampi di luce, mentre sul petto mostra la collana del Toson d’oro coperta in parte da una fascia rossa simbolo della recente nomina a Generale dei due Oceani. Il giovane Duca è ritratto di tre quarti, dal volto emergono i tratti peculiari della sua fisionomia come il lungo naso, il leggero baffetto all’insù e i folti capelli scuri e ricci che scendono fino alla goletta alla spagnola. Solo i toni chiari del volto e quelli accessi della fascia rosso cupo emergono con vigore da una tavolozza dominata da toni cupi. 

Le rapide pennellate di Velasquez lasciano un senso di “non finito” al profilo del Duca, tracciandone la sua personalità in un ritratto diventato simbolo. Dopo il soggiorno presso la corte di Filippo IV, Francesco I comprese chiaramente l’importanza dell’arte – e soprattutto della pittura – nel perseguire fini politici e propagandistici, per questo dal suo rientro si moltiplicheranno sia le commissioni d’arte e che il numero degli artisti chiamati a corte.

Ubicazione

Gallerie Estensi, Modena

Oggetto

Dipinto

Datazione

1638-1639

Tecnica e dimensioni

Olio su tela, 68 x 51 cm

Autore

Velasquez Diego de Silva y

Crediti

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