Beni storici – artistici

Ritratto di Francesco II d’Este

A cura di

Federica Fanti

Nel 1674 Francesco II compì i quattordici anni e, raggiunta l’età matura, spodestò la madre Laura Martinozzi assumendo il governo del Ducato, questo dipinto lo raffigura pochi anni dopo all’età di circa 15-20 anni. Il quadro potrebbe quindi essere uno tra i primi ritratti ufficiali di Francesco II da Duca, infatti è rappresentato in una tipica effige “da parata” che costituiva l’immagine pubblica di un sovrano in cui vengono esaltate le virtù del soggetto e il suo potere. Generalmente un pittore affermato eseguiva il ritratto di rappresentanza del Sovrano e poi successivamente era riprodotto in più copie, spesso eseguite da pittori minori che declinavano secondo il loro gusto personale il quadro originale. Queste copie venivano inviate presso altre corti e Stati per diffondere l’immagine del sovrano.

Francesco II è ritratto di tre quarti rivolto verso destra, indossa una lucente corazza decorata da cui escono bellissime maniche finemente ricamate che si concludono con morbidi e abbandonanti pizzi e tessuti arricchiti da importanti fiocchi rossi. In primo piano nella mano destra impugna il bastone del comando, mentre la sinistra poggia aperta su di un elmo piumato, mentre, sul fianco sinistro si scorge l’elsa di una spada. Lo sguardo del Duca è rivolto a destra fuori dal quadro da dove giunge la luce che fa emergere dal fondo scuro la sua figura, da notare l’autenticità con cui il pittore dipinge l’ombra creata dalla mano destra. Il volto, nonostante sia incorniciato da una abbondante parrucca bianca e riccioluta, mostra la giovane età del Duca: i tratti sono ancora delicatamente adolescenziali e lo sguardo sereno è privo di qualsiasi arroganza e aggressività tanto da apparire quasi sognante.

Invero è che, durante i suoi 20 anni di governo Francesco II si dedicò maggiormente ai suoi interessi culturali, in particolare fu un appassionato mecenate musicale, mentre il peso degli impegni politici e delle attività di governo gravavano sulle spalle del cugino Cesare Ignazio. 

La distanza tra questo ritratto e quello eseguito da Benedetto Gennari intorno al 1690-1694 (collezione Gruppo Banco BPM, inv. BSG-1003) quindi a pochi anni dalla morte del Duca avvenuta nel 1694, appare evidente; sono trascorsi vent’anni tra il Francesco ragazzo appena diventato Duca e l’uomo dallo sguardo malinconico e forse sofferente che troviamo alla fine della sua vita. 

Ubicazione

Gallerie Estensi, inv n. 399, Modena

Oggetto

Dipinto

Datazione

1675-1680 ca

Tecnica e dimensioni

Olio su tela, 102 x 82 cm

Autore

Scuola francese

Crediti

https://www.academia.edu/39185919/Iconografia_estense_del_Seicento, Pubblico dominio - https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=86015232