La lunghissima tradizione di medaglie commissionate dagli Este con fini celebrativi e propagandistici si conclude con quest’ultimo oggetto, voluto da Francesco V in occasione della cerimonia di scioglimento della Brigata Estense avvenuta il 24 settembre 1863 a Cartigliano, paese nei pressi di Bassano. La fedeltà dimostrata dall’esercito rimane un esempio unico in Italia di devozione e attaccamento al proprio Sovrano, infatti la Brigata Estense, composta da circa 3200 soldati, seguì spontaneamente l’Arciduca durante i quattro anni di esilio. Svanita ogni speranza di ritorno a Modena, Francesco volle onorare la lealtà del suo esercito e attestare loro la propria gratitudine attraverso il dono di questa medaglia distribuita alle Guardie Nobili d’Onore, agli ufficiali, ai sottoufficiali e ai soldati semplici e conosciuta anche come “medaglia dell’emigrazione”.
Nel recto della medaglia è ritratto centralmente il profilo di Francesco V rivolto a destra, la rappresentazione si interrompe all’altezza del collo e dietro alla nuca in caratteri minori è presente la firma dell’autore “RADNITZKY R”. Entro una cornice è inserita la scritta “FRANCISCUS • V • AUSTR(IAE): ATESTINUS • DUX • MUTINAE” volta ad identificare l’effige. Francesco V è rappresentato con i capelli corti e i baffi, risulta particolarmente dettagliata la capigliatura.
Sul verso entro due rami di quercia intrecciati si trova la dedica composta dalle parole “FIDELITATI / ET / CONSTANTIAE / IN / ADVERSIS / MDCCCLXIII” (la fedeltà e la fermezza dimostrate nell’avversità).
La medaglia fu coniata a Vienna e realizzata da Karl Radnitzky.
