Beni storici – artistici

Sella con scene cortesi

A cura di

Federica Fanti

La sella è uno tra gli oggetti più preziosi e inusuali presenti nella ricchissima collezione estense. L’oggetto è realizzato in legno e avorio e, di esemplari simili a questo, se ne possono contare circa una ventina al mondo. Nonostante la sua provenienza sia tutt’ora incerta e dibattuta tra il Friuli e il Tirolo, la maggior parte degli studiosi è concorde nel ritenere che la sella fu eseguita per Ercole I d’Este dopo la metà del XV secolo. Nella decorazione i riferimenti al committente sono espliciti: oltre al suo ritratto sono presenti il motto “Deus fortitudo mea” che si trova su almeno due monete coniate dal Duca, il simbolo del leone e la raffigurazione del Santo protettore di Ferrara, San Giorgio. 

La sella è realizzata in legno e rivestita di osso scolpito a bassorilievo, alcuni lacerti di colore lasciano immaginare che originariamente fosse dipinta, la rappresentazione abbraccia il tema dell’amor cortese e dei cavalieri. L’arcione anteriore presenta nella guardia lo stemma estense incorniciato da ricchi festoni, nell’insegna sono inserite le chiavi pontificie che furono concesse nel 1474 da Papa Sisto VI. Ai lati si sviluppa una storia amorosa suddivisa in quattro episodi: il primo, in alto a sinistra, mostra una figura femminile che dall’alto di una fortificazione scocca una freccia verso un giovane il quale, nella raffigurazione seguente in alto a destra, porge il suo cuore e la donna si protende verso di lui per riceverlo. Il racconto prosegue con i due giovani che passeggiano insieme, mentre nell’ultima sequenza in basso a destra, si scambiano un bacio. Nei due lati dell’arcione posteriore è rappresentato, a sinistra, Ercole mentre strangola il leone e, dalla parte opposta, San Giorgio che uccide il drago, entrambi recano un cartiglio con la scritta “Deus fortitudo mea”. I costoloni posteriori hanno una faccia esterna ed una interna, esternamente, sotto alla raffigurazione di Ercole, è intagliato un falconiere in piedi che tiene il suo falcone, mentre quella interna presenta un volto maschile di profilo – forse un ulteriore ritratto di Ercole – e un cartiglio che si snoda in verticale riproponendo il motto già citato. A destra viene seguito lo stesso impianto narrativo, esternamente è raffigurata una dama che tiene tra le mani un fiore mentre all’interno è rappresentata una trina di lingue di fuoco e una testa di leone dalle cui fauci esce un cartiglio con il motto “Deus fortitudo”.

Ubicazione

Galleria Estense, Modena

Oggetto

Sella da parata

Datazione

XV secolo

Tecnica e dimensioni

Legno e osso, 45 x 58 x 44 cm

Autore

Artista ambito Italia settentrionale

Crediti

"Di Saiko - Licenza CC BY-SA 4.0 - https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=62142509 "