Ferrara

Casa di Ludovico Ariosto

A cura di

Francesco Ceccarelli

Case e palazzi

Altre denominazioni

Casa Ariosto/Casa di Ludovico Ariosto

Descrizione

La casa che Ludovico Ariosto si fece costruire per sé a Ferrara in contrada Mirasole (oggi via Ariosto 67) oramai all’età di cinquant’anni e una volta rientrato definitivamente in patria dopo la faticosa esperienza di governatore della Garfagnana, è ancora oggi ben conservata, nonostante alcuni interventi edilizi ne abbiano leggermente modificato gli spazi originali, che oggi ospitano un piccolo museo dedicato al grande poeta.L’edificio fu molto probabilmente realizzato a partire da precise istruzioni fornite dallo stesso Ariosto (qualsiasi riferimento a progettisti attivi nella Ferrara estense di primo Cinquecento, come ad esempio Girolamo da Carpi, è puramente congetturale e privo di riscontri concreti), che contribuirono a ridefinire tipologia e valori espressivi di una delle tante casette realizzate nell’area della Addizione Erculea sul modello della casa che Biagio Rossetti, aveva costruito per sé lungo la via della Ghiara nei primi anni del Cinquecento.

Il carattere discreto e ben misurato della residenza dell’Ariosto si coglie sia dalla ben proporzionata distribuzione degli spazi interni disposti su due piani, con la presenza di un androne passante al livello inferiore, una semplice scala di disimpegno che conduce a un livello superiore, dove si aprono un’ampia sala con cinque finestre rivolte verso la strada pubblica e due camere da letto che guardano verso il giardino.  Sulla facciata, lungo la fascia marcapiano in cotto è scolpito il celebre distico: Parva, sed apta mihi, sed nulli obnoxia, sed non / sordida, parta meo, sed tamen aere domus(La casa è piccola ma adatta a me, pulita, non gravata da canoni e acquistata solo con il mio denaro), che quasi certamente non è dovuto all’Ariosto, ma composto da Dionigi dell’Aquila per Bartolomeo Cavalieri, dunque per il precedente proprietario della casa. Al di sopra della finestra centrale è la targa quadrata  con una seconda epigrafe:  “Sic domus haec Areosta propitios Deos habeat olim ut Pindarica” (“Così, questa casa  degli Ariosti abbia propizi gli dei come, un tempo, quella di Pindaro”). Nella parte retrostante dell’edificio, nei pressi di una non meglio specificata “loggia”, non più esistente era visibile in origine anche un altro componimento ariostesco, il De paupertate, che invitava gli ospiti ad apprezzare la sobrietà del luogo. Il giardino retrostante è frutto di una sistemazione contemporanea e non corrisponde allo spazio ortivo curato in prima persona dal poeta all’epoca in cui vise nella casa.

Galleria

Informazioni pratiche

Indirizzo

via Ariosto, 67

Comune

FERRARA

Provincia

Ferrara

Visitabilità del luogo

Visitabile

Sito web

http://www.artecultura.fe.it/73/casa-di-ludovico-ariosto

Tourer

https://www.tourer.it/mappa?id=731