Chiesa di Santo Spirito

La chiesa dello Spirito Santo è uno dei principali edifici religiosi che furono costruiti nella zona dell’Addizione Erculea durante il XVI secolo. Frutto di successive trasformazioni, raggiunse la sua configurazione odierna nel tardo Cinquecento, mentre la facciata fu conclusa solo nel 1630 (la chiesa fu poi consacrata nel 1656). A nord della chiesa si estende il vasto edificio conventuale che ospitò al suo interno la comunità dei minori francescani per tutta l’età moderna. La chiesa presenta un impianto assimilabile a una croce greca privo però di cupola in crociera (forse esistente prima del terremoto del 1570) e un vasto coro absidale. La facciata, anch’essa in cotto a vista come tutto il paramento esterno della chiesa, presenta un leggero aggetto nel corpo centrale ed è organizzata su due livelli, contrassegnati da coppie di lesene doriche inquadranti nicchie alle estremità laterali del prospetto, illuminato da tre semplici oculi. Il convento si estende attorno a un arioso chiostro di vaste dimensioni con ampie finestre a bifora al centro dei quattro lati, che spezzano la continuità dei prospetti affacciati sul prato interno. All’interno della fabbrica del convento, va segnalata la presenza di reperti lapidei (marmi, colonne e in particolare una scala “a lumaca” interna) provenienti dall’antica delizia di Belvedere demolita ai primi del Seicento per realizzare la fortezza pontificia voluta da Paolo V Borghese. Ristrutturato alla fine del Novecento, il complesso conventuale ha perso oggi le sue funzioni religiose originarie, mantenendo peraltro la destinazione residenziale, dopo che al suo interno sono stati ricavati sia degli appartamenti sia uno studentato. La chiesa è stata dichiarata inagibile a causa del sisma del maggio 2012 e attualmente non è visitabile.