Rocca Ariostesca

La rocca di Castelnuovo di Garfagnana, denominata correntemente “Ariostesca” per via dell’ufficio di governatore della Garfagnana che Ludovico Ariosto svolse proprio in questo edificio tra 1522 e 1525,  è un edificio pluristratificato che ha attraversato diverse fasi evolutive con ripetute trasformazioni sia architettoniche che funzionali, fino a giungere all’odierno assetto di sede di istituzioni civiche e museali dal respiro sovracomunale. La struttura architettonica si sviluppa in forme compatte e irregolari, a partire da un organismo a pianta vagamente trapezoidale, che si integra al recinto murario medievale lungo il suo perimetro occidentale. Per comprenderne l’assetto formale, non facilmente leggibile a causa dell’affastellarsi di episodi costruttivi disomogenei e talvolta proiettati all’esterno del nucleo originario, è utile osservare in pianta lo sviluppo del circuito murario cittadino, notando come la scelta del sito maggiormente fortificato (la rocca, appunto) ricadesse in un’area poco accessibile e distante sia dal Serchio che dalla Turrite.

Il prospetto esterno della rocca, rivolto verso l’odierna via Vittorio Emanuele, presenta la giustapposizione di massicce strutture fortificate sia a base circolare che quadrangolare, con paramenti murari in pietra, ripide scarpature e apparati a sporgere retti da modiglioni aggettanti in pietra e archetti in laterizio. A queste possenti strutture si contrappone lo stretto e aereo loggiato che venne ricavato in posizione elevata, sopra ai più antichi camminamenti, dietro al quale si eleva la torre medievale a base rettangolare con l’orologio che domina l’insieme.