Maria Teresa Sambin
Chiesa di Sant'Antonio e monastero / Monastero di Sant'Antonio in Polesine / Ex convento di Sant'Antonio ed ex Caserma Caneva
Azzo VII, Beatrice II d'Este
Il monastero di S. Antonio in Polesine fu fondato nel 1257 da Azzo VII d’Este e da sua figlia Beatrice, che aveva manifestato una precoce vocazione religiosa e aveva scelto di seguire la regola benedettina.
Primo cenobio femminile di Ferrara, il monastero si trova su quella che nel medioevo era un’isola fluviale, creatasi alla confluenza dei due rami principali del Po di Ferrara, Primaro e Volano, da cui la denominazione “in Polesine”. Il progressivo essicamento, portò il letto settentrionale del fiume a trasformarsi in una “ghiara”, dando vita, già all’inizio del XV secolo, alla via omonima. Fu Borso d’Este a includere quest’area all’interno delle mura urbane nel 1451, trasformando S. Antonio in un cenobio urbano.
L’insieme, ampliato e modificato nel corso dei secoli, comprende oggi una chiesa esterna, preceduta da un nartece affacciato su un vasto spazio aperto, e una chiesa interna, quella delle monache di clausura, decorata da pregevoli affreschi di scuola giottesca, un ampio chiostro intorno al quale si organizzano gli ambienti monastici (refettorio, capitolo, coro d’inverno, dormitori, stanze della badessa) e nel quale si trova il sepolcro miracoloso della beata Beatrice, un secondo chiostro e un vasto giardino sul retro.
Via del Gambone
FERRARA
Ferrara
Arcidiocesi di Ferrara-Comacchio
Visitabile
Cerimonia religiosa (matrimonio, funerale, sepoltura, ....)
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