Rendere preziose le pareti delle proprie residenze, con decorazioni e affreschi, così come ampliare le strutture, innalzarle e impiegare materiali pregiati, è sempre stato per i Signori un modo per manifestare il proprio potere. Tanto più se questo potere è stato conquistato con il valore e poi riconosciuto con il dono di terre e possedimenti, in segno di fiducia.
E allora far dipingere avvenimenti della propria storia, ritrarre territori e palazzi di proprietà, ricorrere a un repertorio iconografico all’antica o sperimentare nuovi linguaggi figurativi, non fa che esaltare la propria potenza, fissandola sulle pareti.
Questo hanno in comune molti dei luoghi dell’itinerario che percorre i centri minori del ducato estense nelle province di Modena e Reggio Emilia, dove troviamo custodite sorprendenti testimonianze.
Il rapporto tra gli Estensi e le comunità del Ducato è stato certamente mediato dalle famiglie feudatarie che di questi territori si sono prese cura.
Le progressive trasformazioni degli edifici difensivi in residenze signorili hanno dato impulso alla circolazione di maestranze e pittori vicini alla corte, diffondendo così il linguaggio artistico tanto da creare un legame tra questi luoghi apprezzabile ancora oggi.
L’itinerario ha inizio a Vignola, ai confini con il bolognese, sulla riva del fiume Panaro, e si conclude a Gualtieri, nei pressi del tratto reggiano del fiume Po.