La straordinarietà della storia della Casa d’Este è nella capacità di essere riuscita a rifondarsi quando, nel 1598, il Duca Cesare aveva dovuto lasciare Ferrara allo Stato Pontificio, insieme a gran parte dei territori che fino ad allora avevano fatto parte del dominio estense.
Il 30 gennaio Cesare giunse a Modena, che divenne così la nuova capitale dello Stato, accolto con grande esultanza dal popolo, e vi trasportò il ricco Archivio di famiglia, la preziosa collezione di opere d’arte, la Biblioteca e metà delle artiglierie, avendo dovuto lasciare al Papa l’altra metà.
L’itinerario ha inizio proprio a Modena, la città divenuta capitale sullo scorcio del Seicento, secolo che vide in gran parte della penisola italiana l’inizio e lo sviluppo di una decadenza politica, economica e culturale, ma nonostante una condizione non favorevole gli Este, a partire dal Duca Francesco I, diedero un nuovo impulso non solo a Modena ma in tutto il Ducato.
Un percorso alla scoperta di dimore edificate per stupire, contornate un tempo da ricchi giardini o da spazi che si prestavano all’allestimento di tornei e grandi celebrazioni pubbliche, di teatri collocati all’interno di antichi palazzi, per soddisfare una crescente richiesta da parte dell’aristocrazia e degli intellettuali del tempo, o di nuovi, sorti per sostituire quelli giudicati ormai inadeguati.
Il viaggio iniziato a Modena, allorquando divenne la nuova capitale dello Stato estense, si conclude in prossimità delle rive del Po a Gualtieri.
Un itinerario che conduce il visitatore alla scoperta di ambienti magnifici, progettati per stupire, e di luoghi dediti allo spettacolo, talvolta solo occasionalmente, che permettono di indagare l’animo dei principi estensi e della loro corte. Un filo rosso capace di svelare luoghi legati al modo di vivere e di svagarsi dei principi d’Este, della loro corte ma anche dei comuni abitanti dello stato estense.