Maria Teresa Sambin
Complesso di Villa Zenzalino o Pavanelli/ Villa Zenzalino/Castello/Delizia di Zenzalino
Borso, Ercole I
Non sappiamo se l’attuale villa di Zenzalino occupi il sito dell’edificio che fu, per qualche decennio del Quattrocento, di proprietà estense.
Non abbiamo notizie della presenza di una villa prima dell’investitura, da parte di Nicolò III d’Este, della contea di Zenzalino a Bartolomeo Pendaglia, “l’uomo più ricco di Ferrara”, avvenuta nel 1434. Ben presto Pendaglia intraprese lavori edilizi per la propria residenza, se, al momento della sua morte, nel 1462, si ricorda la sua antica “ornatissima villa di Zenzalino”. Nel 1445, venne saldato il lavoro dei carpentieri. Bartolomeo, del resto, fu tra i primi committenti del rinascimento a comprendere l’importanza della propria immagine nell’ascesa sociale e il ruolo giocato dall’architettura in tale contesto. Nel dicembre del 1448, tuttavia, Pendaglia cedette a Borso d’Este l’edificio per pagare parte del lucroso appalto, che gli era stato concesso, della gabella grossa (l’imposta sulle merci che attraversano i confini dello stato).
Più tardi il marchese Borso donò la villa al proprio favorito e consigliere Pellegrino Pasini. I Nel 1475 Ercole, investì della contea i Trotti, che ne rimasero proprietari anche nei secoli successivi. Sembra che in seguito alla donazione, la casata procedesse a un’opera di ristrutturazione. L’attuale, austera, villa è il frutto di una radicale ricostruzione attuata dai Trotti, che ne erano ancora proprietari, intrapresa nel 1810.
via Bologna
COPPARO
Zenzalino
Ferrara
Non visitabile
Delizia
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