Castello Guidotti, pertinenze agricole e cortilive

La fortezza doveva presentarsi sotto la dominazione dei da Correggio (1306-1634) come un complesso turrito protetto da un fossato perimetrale. Ma già nel Seicento inoltrato, quando il castello passò dalle mani degli Estensi a quelle dei Guidotti una sequenza di campagne edilizie e distruzioni belliche dovevano averne radicalmente alterato a più riprese l’assetto.

La connotazione militare del complesso fu in larghissima misura cancellata o manomessa: durante la seconda metà del XVII secolo i corpi che formavano la parte meridionale del castello lasciarono il posto ad un edificio di culto mentre la torre maggiore venne risparmiata dalle demolizioni per essere convertita in campanile. Dapprima destinata principalmente ad usi produttivi la restante parte dell’impianto venne adattata durante l’Ottocento a residenza signorile inglobando nel nuovo complesso solo il lato settentrionale dell’antico castello.

L’attuale organismo edilizio, in cui appare prevalente l’impiego di murature in laterizi, si presenta organizzato attorno ad un cortile interno quadrangolare delimitato da quattro corpi di fabbrica di cui quello settentrionale si prolunga ulteriormente verso ovest tramite un’ala di altezza ridotta rispetto al resto del complesso. Lungo il fronte settentrionale si attestano due accessi con terminazione arcuata, di cui quello prossimo all’estremità orientale della facciata conduce nel cortile interno.