Daniele Pascale
Chiesa parrocchiale di San Pietro
Alfonso III, Cesare, Ercole I, Leonello, Niccolò III
Andrea Bisogni, Antonio Allegri, Antonio Begarelli, Camillo Bisogni, Daniele Canozi da Lendinara, Domenico Carnevali, Filippo da Verona, Francesco Bianchi Ferrari, Gian Francesco Testi, Gian Gherardo dalle Catene, Gianfrancesco Brennona da Cremona, Giovanni Battista Facchetti, Giovanni Taraschi, Girolamo Romanino, Paolo Bisogni, Pellegrino Munari, Pietro Barabani
La chiesa di S. Pietro, la più importante di Modena per antichità e patrimonio artistico dopo il Duomo, si presenta oggi nel suo aspetto quattrocentesco, ma le sue origini affondano nell’alto Medioevo.
L’abbazia benedettina annessa alla chiesa fu fondata nel 983; aggregata alla congregazione riformata di santa Giustina nel 1434, da allora fu costantemente protetta dalla casa d’Este. Dopo la devoluzione di Ferrara, fu teatro delle solenni esequie del duca Cesare. Vittima delle soppressioni tardo-settecentesche, la chiesa è tuttora officiata dai monaci benedettini, mentre il grande monastero a due chiostri è occupato da uffici pubblici.
L’aspetto della chiesa la qualifica come la più importante architettura rinascimentale modenese, in particolare per la facciata riccamente ornata in cotto. L’impianto interno, a tre navate e cappelle laterali, può essere considerato un tentativo di adeguamento tipologico dell’impianto romanico del Duomo. Sugli altari laterali si conservano numerose pale cinquecentesche e soprattutto un gran numero di opere plastiche di Antonio Begarelli.
via di S. Pietro, 4-7
MODENA
Modena
Arcidiocesi di Modena-Nonantola
via Rimembranze, 1-3
Visitabile
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