Reggia di Rivalta

La reggia estense di Rivalta, spesso denominata la Versailles reggiana, mostra ancora, nonostante le distruzioni e la decadenza, i segni della passata grandezza. L’impulso alla sua costruzione si deve al principe ereditario Francesco d’Este (futuro Francesco III) e alla moglie Carlotta Aglae d’Orleans. I due, cacciati da Modena dal duca Rinaldo I, si trasferirono a Reggio, e, alla ricerca di una consona dimora di villeggiatura, scelsero le due ville preesistenti di Rivalta e Rivaltella.

A Rivalta si trovava una torre innalzata all’inizio del Quattrocento dalla famiglia Canossa, intorno alla quale, nel tardo Cinquecento, era stata costruita una villa dalla famiglia Alpi. La villa era poi passata al principe Borso d’Este, che l’aveva ampliata e ridecorata.

Il palazzo settecentesco eretto da Francesco d’Este a partire dal 1724 costituiva l’ampliamento della villa di Borso: era formato da tre corpi disposti a U intorno a una corte. Oggi resta solo il braccio meridionale, un tempo occupato dal seguito del principe. Anche del sontuoso giardino resta solo l’impianto e qualche resto ormai in rovina: il belvedere, le grotte e il giardino segreto.