Casa Romei

Casa Romei costituisce uno raro esempio di residenza patrizia al passaggio tra medioevo e rinascimento. Costruita a partire dal 1443 da Giovanni Romei, mercante e banchiere ferrarese, asceso in poco tempo ai vertici della società cittadina, nel 1445 era già abitabile, sebbene destinata ad essere ampliata per interventi successivi fino a raggiungere un’estensione assai maggiore rispetto al palazzo giunto fino a noi. L’edificio non si attiene ai canoni di simmetria e regolarità che solo più tardi si sarebbero affermati come canoni formali e organizzativi per i nuovi palazzi. Il cortile, sebbene dotato di quattro lati innalzati in momenti diversi, di cui uno ritmato da baldresche, è, nella sua irregolarità, uno straordinario esempio, di armonia, che ancora oggi incanta il visitatore.

Tra i numerosi dipinti quattrocenteschi conservati a casa Romei, ricordiamo le sale delle Sibille e dei Profeti, i parati floreali decorativi del cortile e le personificazioni dei Continenti e delle Arti liberali nei camerini di Giovanni affacciati al piano superiore sul secondo cortile. Con la morte del fondatore, nel 1483, il palazzo passò all’adiacente monastero del Corpus Domini, nei confronti del quale gli Este nutrivano un occhio di riguardo. Fu così che nel Cinquecento continuarono gli interventi di modifica e abbellimento, per arricchire gli appartamenti di Eleonora e Lucrezia, sorelle di Alfonso I, entrambe, in momenti diversi, badesse del monastero.