Convento delle Clarisse e Chiesa del Corpus Domini

Le fonti storiche – una bolla di Gregorio XII e un beneplacito di Nicolò III d’Este – sono concordi nell’indicare il 1406 come l’anno della fondazione del cenobio del Corpus Domini. Il monastero aderì, nel 1431 ad opera di santa Caterina Vigri,  alla regola delle clarisse osservanti intitolato.

Nei decenni successivi chiesa e monastero furono soggetti a rilevanti interventi, grazie a donazioni e lasciti. Nel 1483, verosimilmente su pressione Eleonora d’Aragona, moglie di Ercole I – il ricco parvenu Giovanni Romei lasciò in eredità la sua sfarzosa casa all’adiacente monastero, che andò così a occupare l’intero isolato L’edificio fu compiutamente incamerato dalle monache solo nel 1491, dopo una serie di lunghe traversie Iniziarono immediatamente i lavori edili, finanziati da Ercole e supervisionati da Biagio Rossetti.

Il convento godette della continua protezione degli Estensi. Sua assidua frequentatrice fu Lucrezia Borgia, che qui è sepolta insieme al marito Alfonso I d’Este e ai figli; il cardinale Ippolito II d’Este, vi commissionò decorazioni pittoriche, mentre, nel corso del Cinquecento si susseguirono alla guida del cenobio due badesse Estensi.