Palazzo Prosperi Sacrati

Il palazzo noto oggi con il nome di Prosperi Sacrati, fu costruito a partire dal’autunno del 1492 per l’archiatra (medico) di corte Francesco da Castello, che aveva acquistato il terreno adiacente lo strategico incrocio tra la strada degli Angeli e quella dei Prioni, recentissimo tracciato viario trasversale dell’addizione Erculea. Il 30 gennaio 1493, mentre erano in corso i lavori di fondazione, il duca Ercole I si recava a supervisionare il progetto. Nel 1494 cominciava una lunga vertenza tra i muratori incaricati dei lavori e il committente: arbitro supremo fu nominato Biagio Rossetti. Nel frattempo si continuava a lavorare. Nel 1497 i due soci muratori furono condannati a risarcire oltre 1455 lire.

Nel 1512, Biagio stesso si trovava in causa con gli eredi di Francesco, morto l’anno precedente: possiamo pensare – a mero titolo di ipotesi – che, nel 1497, Biagio Rossetti fosse subentrato come capocantiere ai precedenti appaltatori.

L’elemento più innovativo dell’edificio è il prezioso portale: due colonne libere corinzie si sovrappongono a un arco d’ingresso lapideo policromo, fiancheggiato da lesene corinziaggianti con foglie angolari, estremamente diffuse nei palazzi coevi dell’Addizione. L’ingresso è rialzato su una scalinata, le colonne appoggiano su un piedistallo e sorreggono una trabeazione trionfata, che, a sua volta, sostiene dei putti, su cui grava un poggiolo. Si tratta di un brano di architettura estremamente complesso, che è stato variamente attribuito (da Biagio Rossetti ad Antonio Lombardo).