Davide Mangolini
Rocca dei Bojardi e pertinenze/ Rocca dei Boiardo/ Rocca
Niccolò III
Giovan Battista Aleotti
La complessa vicenda edificatoria della Rocca di Scandiano si lega tradizionalmente alla nobile famiglia dei Boiardi impegnata tra XV e XVI secolo a convertire il fortilizio in dimora principesca. È tuttavia con il passaggio della rocca ai Thiene che si registrano i segni clamorosi di un più grandioso progetto architettonico messo in atto sotto le direzione di Giovan Battista Aleotti.
È proprio l’incompiutezza dell’ampliamento aleottiano a qualificare in modo tanto determinante l’aspetto attuale del complesso. La configurazione delle rocca, incentrata in un primo momento attorno al cortile interno, appare dilatarsi lungo il fronte meridionale con una splendida facciata scandita da riquadrature con ampie finestre sormontate da timpani triangolari e circolari mentre in posizione decentrata, in corrispondenza di un ponte, si apre un portale monumentale. Il tema della facciata si ripete lungo i fronti del torrione quadrangolare di nord-ovest, impostato su una base a scarpa come il resto del fronte meridionale ma sormontato da un coronamento a sporgere che evoca secondo forme originali i beccatelli tre-quattrocenteschi. L’angolo di sud-ovest, comprensivo della terminazione del corpo di fabbrica meridionale, orientale e della torre d’angolo è stato realizzato solo fino al livello delle strutture basamentali, a testimonianza di un progetto di grande ambizione destinato a restare incompiuto.
Piazza Boiardo
SCANDIANO
Reggio Emilia
via della Rocca
Visitabile
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