Rocca di Vignola

La rocca di Vignola, edificata sulla riva del fiume Panaro, in un area di confine altamente strategica per la difesa dei territori estensi, divenne un fondamentale punto di appoggio per l’organizzazione delle operazioni belliche che avevano luogo lungo la fascia di confine tra il Bolognese e il Modenese.

Nel 1401 il fortilizio e i territori di Vignola furono concessi in feudo da Nicolò III d’Este a Uguccione Contrari (1379?-1448). Dopo la lunga stagione di conflitti che avevano interessarono il versante sud-occidentale del dominio, il Contrari mutò profondamente le strutture della rocca che da dispositivo ancora prevalentemente militare fu trasformata in una dimora signorile, aggiornata alle più moderne istanze residenziali e in grado di ospitare degnamente una piccola corte.

Le architetture e gli splendi affreschi che ne ornano gli interni sono tra i meglio conservati del primo Quattrocento padano e rappresentano non sono solo l’emblema più eloquente della raffinata cultura del committente che li ha voluti ma uno tra gli esempi più significativi del clima culturale che caratterizzò la corte di Nicolò III d’Este.