Affreschi

“Le immagini dipinte sulle mura delle delizie, dei castelli, dei palazzi estensi o della corte estense ci raccontano una corte molto affascinata dalla bella vita, molto affascinata dalla cultura, molto affascinata da sé stessa. È una corte che si guarda molto allo specchio all’interno di queste pareti dipinte.”

 

Giovanni Sassu, già Conservatore dei Musei di Arte Antica di Ferrara  

Fortificazioni

“Il ducato estense è un ducato a geometria variabile. Parte da Ferrara, continua con Modena, poi con Reggio, a un certo punto arriva alla Garfagnana. Si dilata, si restringe, si modifica. I suoi confini sono dei confini in continua variazione. E naturalmente sono bene difesi. Anche le vie d’acqua erano a loro volta difese, fortificate. 

Mentre in altre aree dello stato, come ad esempio lungo le coste adriatiche, oppure lungo il Po, la difesa dello stato diminuisce e sono invece le città ad essere dei veri e propri ordigni militari, dei luoghi dove si deposita tutta la sapienza dell’architettura militare del tempo.”

 

Francesco Ceccarelli, Professore di Storia dell’Architettura, Alma Mater Studiorium, Università di Bologna

I luoghi del piacere della corte

“Queste delizie erano delle residenze rurali, per così dire, di prestigio. Delle case di caccia ma anche delle case di pesca. Dei semplici luoghi, anche dove si coltivava l’agricoltura. Erano manifestazioni di vita in villa raffinatissime.”

 

Francesco Ceccarelli, Professore di Storia dell’Architettura, Alma Mater Studiorium, Università di Bologna

Attività produttive

“Queste carte geografiche di Palazzo Costabili ci raccontano dell’avvio delle grandi opere di bonifica, di bonifica idraulica delle valli di Comacchio, che hanno restituito ad un utilizzo agricolo delle grandi estensioni di paludi e di specchi d’acqua che invece in realtà prima erano precluse appunto ad un utilizzo produttivo.”

Andrea Sardo, già Direttore del Museo di Casa Romei di Ferrara