Maria Teresa Sambin
Delizia di Benvignante/ Complesso della Villa di Benvignante
Borso
La costruzione di Benvignante fu intrapresa da Borso d’Este, che costellò la campagna ferrarese di raffinati, sebbene non vasti, insediamenti di villa. Fin dall’inizio il palazzo era destinato al suo favorito Teofilo Calcagnini, cui l’anno seguente venne formalizzata la donazione. La casata, mantenne la proprietà del complesso, ma nel 1684 cominciò a trovarsi in difficoltà economica e dunque ad affittare la villa. Nel 1818 fu redatto l’atto di compravendita con cui il marchese Francesco Calcagnini vendeva Benvignante al conte Luigi Gulinelli. I nuovi proprietari trasformarono profondamente l’edificio, senza tuttavia cancellarne i tratti distintivi. Infatti, Benvignante presenta ancora l’impaginato caratteristico delle residenze quattrocentesche con torre centrale d’ingresso, una tipologia diffusa non solo a Ferrara (palazzo di Diotisalvi Neroni, ora Bonacossi) e nel suo contado (Belriguardo e Migliaro), ma anche nel Bolognese, in Lombardia e altrove.
Oggi si presenta composta dal corpo principale a pianta rettangolare, la porzione originale maggiormente conservata, e da due ali ad essa perpendicolari; sopra all’arcata a tutto sesto in cotto al centro della torre, probabilmente anch’essa quattrocentesca, si trova il più tardo stemma della casata Gulinelli. Oggi appartiene al comune di Argenta.
strada nazionale Adriatico superiore, 180
ARGENTA
Benvignante
Ferrara
strada Provinciale 65, 180
Visitabile solo esternamente
Delizia
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