Palazzo Schifanoia

Palazzo Schifanoia fu fondato sul finire del Trecento da Alberto V d’Este a scopo ricreativo. Il marchese scelse per innalzarlo la zona occidentale della città, assai prossima alle mura, non ancora pienamente urbanizzata, idonea a collocarvi residenze urbane dotate di ampli giardini: si adattava perfettamente a questo scopo la tipologia primitiva del palazzo, una sequenza su un solo piano di camere e relative guardacamere affacciate su un loggiato. Fu Borso d’Este a portare il palazzo al rango di edificio di rappresentanza, sopraelevandolo e dotandolo di uno scalone esterno sul lato verso il giardino e, al di sopra di un nuovo loggiato, del grande salone decorato con il ciclo dei Mesi da un’equipe di pittori di cui facevano parte Francesco del Cossa ed Ercole de Roberti. La campagna edilizia, durata dal 1466 al ‘71, fu diretta dall’ingegnere ducale Pietro degli Ordini; alle sue dipendenze lavorava Biagio Rossetti muratore, per la prima volta documentato in un cantiere.

Il chiuso volume a due piani che costituisce oggi l’edificio è l’esito di secoli di ristrutturazioni, ampliamenti e demolizioni. La configurazione tre-quattrocentesca è stata alterata soprattutto dal tamponamento delle antiche logge e dall’abbattimento dello scalone.