Maria Teresa Sambin
Palazzo dei Diamanti / Già Sigismondo d'Este / Pinacoteca Nazionale / Ex Museo Antonioni / Museo del Risorgimento
Cesare, Ercole d'Este, Ercole I, Ercole II, Luigi d'Este, Sigismondo d'Este
Aldobrandino III
Bartolomeo Tristano, Domenico Mona, Gabriele Frisoni da Mantova, Galasso Alghisi da Carpi, Gaspare Venturini, Luca Fiammingo
Il palazzo dei Diamanti, o palazzo di Sigismondo d’Este, dal nome del committente originario, oggi sede della Pinacoteca nazionale di Ferrara, è l’edificio più famoso del rinascimento estense, ma anche uno fra i più discussi quanto a paternità e fasi costruttive. L’edificio ha subito infatti ripetuti rimaneggiamenti e la configurazione originaria è solo in parte riconoscibile. Avviato il cantiere nel 1493, non appena tracciate le vie principali dell’Addizione erculea, dal 1494 al 1507 vi è documentata la presenza di Biagio Rossetti; a quel punto le operazioni si interruppero.
Abbiamo notizia di una nuova campagna di lavori a partire dal 1550 per volere di Ercole II d’Este. Dal 1567 il cardinale Luigi d’Este, erede del palazzo, intraprese nuove trasformazioni, sovraintese dall’architetto Galasso Alghisi da Carpi, cui dobbiamo, fra l’altro, il progetto dello scalone. Questa fase ebbe particolare importanza per la configurazione complessiva dell’edificio.
Nella facciata d’ingresso i cambiamenti più radicali riguardano le aperture: le finestre del piano terra erano in origine in posizione diversa e assai più piccole, della stessa dimensione di quelle della facciata nord, mentre il portale, con le lesene che lo fiancheggiano, risale, secondo Lugi Napoleone Cittadella, agli interventi condotti nel 1641 per volere del nuovo proprietario, il marchese Giovanni Villa. Tutte le finestre del piano superiore che affacciano sulle vie si mostrano tardo-cinquecentesche. Anche i volumi del palazzo, incentrati attorno a un cortile rettangolare, hanno subito consistenti modifiche e ampliamenti, pur rimanendo l’edificio incompiuto. Il complesso, così come lo vediamo oggi, si affaccia sul cortile con tre corpi; sul retro si trova il giardino, mentre i fabbricati si estendono sulla sinistra rispetto al complesso principale.
corso Ercole I d'Este, 17-21
FERRARA
Ferrara
corso Biagio Rossetti
Visitabile
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