Daniele Pascale
Grande Albergo dei Poveri - Chiesa di Sant'Agostino, Palazzo dei Musei, ex Ospedale Estense/Ospedale Estense e pertinenze / Albergo dei Poveri/Chiesa di Sant'Agostino/Pantheon Atestinum/Ospedale Estense e pertinenze/ Biblioteca e Pinacoteca Estense/ Galleria Estense/Gallerie Estensi
Francesco III, Laura Martinozzi
Alfonso IV, Ercole III, Francesco I, Francesco II
Adeodato Malatesta, Andrea Seghizzi, Antonio Begarelli, Domenico Gamberti, Ercole Setti, Francesco Bianchi Ferrari, Francesco Stringa, Francesco Vellani, Geminiano Vincenzi, Giacomo Zoboli, Gian Giacomo Monti, Giovan Battista Barberini, Giuseppe Goldoni, Lattanzio Maschio, Luigi Manzini, Olivier Dauphin, Paolo Riva, Raimondo Compagnini, Sigismondo Caula, Tommaso da Modena
La chiesa di S. Agostino, di origini medievali ma caratterizzata da uno scenografico interno barocco, fu concepita come Pantheon Atestinum, luogo nel quale si svolgevano i funerali dei duchi di Modena e si celebrava la gloria della casa d’Este.
Costruita dai frati agostiniani tra il XIV e il XV secolo, la sua struttura tardo-medievale è ancora riconoscibile nel fianco destro. Alla morte di Francesco I (1659), fu scelta per ospitare il suo funerale. Quattro anni più tardi, alla morte di Alfonso IV, la duchessa vedova Laura Martinozzi finanziò un nuovo apparato funerario, disegnato da Gian Giacomo Monti, al fine di trasformare la chiesa nel luogo della celebrazione delle virtù della famiglia.
La chiesa è caratterizzata da una semplice facciata in mattoni con timpano curvilineo. L’interno, di raro effetto scenografico, mostra il fastoso apparato realizzato nel 1662-63: le sculture e i dipinti celebrano le virtù eroiche di sante e santi legati dal punto di vista genealogico alla famiglia d’Este. Gli stucchi sono opera perlopiù dei plasticatori Gian Battista Barberini e Lattanzio Maschio. Non sono più presenti le pale d’altare originali: tra le opere d’arte che le hanno sostituite si segnala soprattutto il Compianto (1524-26) di Antonio Begarelli.
Il convento attiguo fu trasformato tra il 1764 e il 1771 nel Grande Albergo dei Poveri, per volere di Francesco III d’Este. Il successore Ercole III volle istituirvi nel 1788 una scuola d’arti per la lavorazione delle stoffe. Dopo l’Unità d’Italia divenne sede delle collezioni estensi, qui trasportate dal palazzo Ducale. Acquistato dal comune di Modena nel 1881, divenne la sede della Galleria Estense, della Biblioteca Estense Universitaria, del Museo Lapidario Estense, della Biblioteca Civica d’Arte Poletti, dell’Archivio Comunale e del Museo Civico.
Largo Porta Sant'Agostino, 337
MODENA
Modena
viale Vittorio Veneto, 9
Visitabile
Cerimonia religiosa (matrimonio, funerale, sepoltura, ....)
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